
Riesci a vedere l’editor nella immagine?*
In questo post surfiamo sull’onda di Hogwarts per parlare della relazione tra quella strana coppia formata da chi scrive e chi revisiona un testo.
La libertà di scrivere protetti dall’editing
Hai scritto un libro di business, un romanzo, un saggio, un libro di ricette? Allora hai prodotto un manoscritto e nel tuo futuro c’è l’incontro con l’editor, con il quale ti confronterai sul tuo testo. Scrivere è un atto solitario e di libertà. Possiamo decidere come, quando e cosa scrivere, possiamo scrivere liberamente, controllando coerenza e correttezza delle informazioni ma in tranquillità, soprattutto se sappiamo che il nostro testo sarà revisionato da un editor competente e con uno sguardo oggettivo, che lavora al tuo fianco per rendere la lettura del tuo libro un’esperienza piacevole, a volte indimenticabile. Molti libri cambiano la vita. E tutti sono passati sotto lo sguardo di un editor.
Trasformare la bozza in realtà editoriale: perché hai bisogno dell’editing del tuo manoscritto
No autore no testo. E c’è di più. L’autore non è mai emarginato dal processo di realizzazione di un libro, anche quando sembra così. C’è un momento infatti in cui il manoscritto diventa affare di qualcun altro, che revisionerà e apporterà correzioni ma mai si approprierà del testo. L’editor ha il mantello dell’invisibilità. Le modifiche che propone sono rispettose del testo e di chi lo ha scritto, soprattutto nello stile e nella coerenza del tono di voce. Gli interventi redazionali devono essere invisibili per definizione, perché migliorano lo scritto ma non si sostituiscono all’intenzione dell’autore. L’editor è una presenza silenziosa che lavora con te.
Un editor per amico
In breve l’editor:
· Non corregge la struttura di un testo: suggerisce delle soluzioni.
· Non scrive al posto dell’autore: lo invita a modificare.
· Se è chiamato a riscrivere lo fa con lo stile dell’autore.
· Crea una relazione con chi scrive.
Non perdiamoci di vista!
© 2025 Miranda Martino - curatrice editoriale